Leonardo, diverso da chi? questo il titolo dello spettacolo che riapre il mondo del teatro ad Erba. Il primo dopo il lockdown, il primo con le mascherine, con le sedute lontane, con la misurazione della febbre. Simone Severgnini (autore a attore del testo), solo sul palco, interpreta degli adolescenti, il liceo artistico, l’accettazione del diverso, il bullismo, la cattiveria tipica degli adolescenti. Bel testo, bel contesto, bravo. Questo è ovviamente il mio parere che di teatro ne vedo poco e spero di poterne vedere sempre di più. Ma spero di vederlo ancora lì, al teatro Licinium di Erba, un teatro all’aperto che ieri sera, al tramonto, aveva come fondale naturale i corni di Canzo e il verde abbagliante di una natura anch’essa rigeneratasi nel lockdown ancora più verde, ancora più accogliente. Vero, non ci sono più le mega produzioni shakspeariane studiate appositamente per il teatro Licinium che facevano volare alto il nome del Licinium, ma chi lo dice che non possano tornare. Intanto facciamolo vivere questo teatro. Usiamolo. A luglio partiranno i lavori di ristrutturazione (non commento la scelta dei tempi, voglio credere che non ci fossero altri momenti utili durante l’anno) ma poi, una volta ristrutturato, messo a norma, mi auguro di vederlo pieno di gente e di spettacoli, ogni genere di spettacolo, dal cabaret a Shaskpeare, dalla commedia alla tragedia greca, così, come il teatro deve essere, cercando solo di puntare sempre alla qualità. Io ieri sera la qualità l’ho vista. Avanti così. Non perdetevi gli altri appuntamenti del festival ArtiGiano, spettacoli che saranno nelle prossime settimane a Erba, Pontelambro e Canzo. Ora sono molto incuriosito dal Giardino dei ciliegi ‘itinerante’ nel Parco Majnoni di Erba, segnatevelo: 10-11-12 luglio.

Annunci

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *