Il Presidente e Ad, ing. Enrico Pezzoli: “Un risultato notevole per una maggiore autonomia energetica e la riduzione dei costi di smaltimento dei fanghi 

Como Acqua, gestore unico del Servizio Idrico Integrato della Provincia di Como, riceve dal Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica un finanziamento PNRR per realizzare il proprio progetto “Fanghi-Forsu”, un impianto che consentirà di trasformare scarti di processo (fanghi, forsu e scarti vegetali) in materia prima per la produzione di biogas e biometano, compost e ammendanti naturali. 

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Il finanziamento ammonterà a circa 11 milioni di euro, corrispondente a più del 75% del valore del progetto presentato dalla Società. 

Decisamente soddisfatto il Presidente e Ad di Como Acqua, ing. Enrico Pezzoli: “Siamo davvero entusiasti per questo risultato e, francamente, anche per la posizione raggiunta in graduatoria, soddisfacente a livello nazionale e massima a livello regionale. E’ stato riconosciuto il valore di un progetto innovativo, fortemente orientato alla sostenibilità, alla transizione ecologica e all’economia circolare nel suo senso più concreto”. 

I costi che maggiormente gravano sull’attività dei Gestori idrici sono quelli connessi allo smaltimento dei fanghi di depurazione delle acque reflue e al consumo di energia elettrica e, pertanto, è su tali costi che occorre riuscire a incidere, a maggior ragione durante l’attuale situazione geopolitica, nella quale risultano in continua, fluttuante – e dunque imprevedibile – ascesa. 

La realizzazione del progetto che abbiamo ideato ci consentirà un risparmio energetico attraverso il riuso dello ‘scarto’ del ciclo idrico, valorizzandolo: mediante la digestione anaerobica – chiarisce il Presidente Pezzoli – tratteremo i fanghi che generiamo, integrandoli con Forsu e matrice verde; produrremo così biogas e biometano, nonché un ammendante (il compost), utilizzabile in agricoltura”. 

Lo scarto dei processi depurativi, in altre parole, verrà sottoposto, unitamente a una matrice verde e a rifiuti organici provenienti dalla raccolta differenziata, a fermentazione: si produrranno così – senza alcuna combustione – biogas (che, messo in turbina, andrà a generare energia elettrica) e biometano (che servirà anche per alimentare la flotta dei veicoli di Como Acqua). 

Il progetto supera rigidi test di verifica d’impatto ambientale – conclude Enrico Pezzoli -. Si tratta di un investimento strategico e indubbiamente in linea, per non dire “in circolo”, con le concrete esigenze dei gestori e la volontà dei medesimi di contenere l’impatto delle loro attività. Ricordo, in proposito, che la Società ha adottato un Piano Green orientato 

alla riduzione dei propri consumi e costi energetici, all’incremento dell’autoproduzione di energia da fonte rinnovabile e all’abbattimento delle quantità di fanghi da conferire a terzi: questo progetto rappresenta la punta di diamante di questo approccio virtuoso nei confronti dell’ambiente”. 

Sono stati previsti tempi di realizzazione che si aggirano attorno all’anno, compatibilmente alle tempistiche tecniche proprie degli iter autorizzativi.

Il Presidente e Ad, di Como Acqua Ing. Enrico Pezzoli

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