Incontriamo il campione di Judo Federico “Chicco” Bosis, recente vincitore della medaglia di bronzo ai Campionati Mondiali di Sarajevo categoria Cadetti, in una pausa degli allenamenti. Dopo i complimenti di rito per il successo, cominciamo l’intervista.

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Federico, cos’è il Judo? Come lo descriverebbe lei?” “La risposta varia da persona a persona: per alcuni è un divertimento, per altri è agonismo. Sicuramente è una disciplina che insegna il rispetto dell’avversario e ha parecchi aspetti educativi. Tra l’altro le tecniche sono in lingua giapponese e consente, pur se in minima parte, di conoscere questa lingua.”

Lei ha iniziato a cinque anni e ora è l’unico pontelambrese ad avere vinto una medaglia mondiale. Cosa l’ha spinta a iniziare e quali sensazioni prova ora?” “Si, ho iniziato quando ero ancora un bambino soprattutto per seguire mio fratello Alessandro [anche lui un campione, N.D.R.]. Le prime volte sono state quasi una curiosità, un gioco, anche se c’era competitività con mio fratello, maggiore di me di pochissimi anni. Una competitività sana e positiva. Per quanto riguarda la medaglia devo dire che è una sensazione davvero unica e anche una spinta ulteriore a fare meglio.”

Quanto si allena e quanti sacrifici deve fare per rendere compatibile un’attività agonistica a questi livelli con la scuola? [Liceo delle Scienze Umane, indirizzo Economico Sociale, N.D.R]” “Mi alleno sei volte a settimana, un paio di ore a seduta. Ogni seduta non è solo tecnica, ma anche atletica. Considerando il viaggio andata e ritorno a Besana Brianza di circa un’ora, complessivamente sono tre ore al giorno. Non ci sono particolari sacrifici per la dieta: di solito è sufficiente una dieta mirata e leggera prima degli incontri. I veri sacrifici sono per la scuola perché spesso ho verifiche dopo un incontro e occorre studiare alla notte. La scuola per me è in ogni caso la cosa più importante e i sacrifici sono indispensabili.”

Chi deve o vuole ringraziare per i risultati che ha ottenuto finora?” “I miei genitori sicuramente, insieme a mio fratello Alessandro. Nell’ultimo periodo i miei attuali allenatori, tra i quali Alessandro Comi insieme ad altri. Attualmente milito con la Polisportiva Besanese Judo, ma sono cresciuto a Ponte Lambro nell’ADS Judo nella quale sono rimasto per anni. A Ponte Lambro ho imparato le basi ed è stato fondamentale, poi a Besana ho perfezionato la tecnica. Un grazie anche a Claudio D’Arrigo, Luigi Vanossi e Gaetano Castanò.”

Quali sono le sue ambizioni ora e che consigli darebbe ad un bambino o una bambina che si avvicinano al Judo?” “Relativamente alle ambizioni devo ancora pianificare il futuro perché l’anno prossimo passerò alla categoria Under 21, molto più impegnativa e con atleti con qualche anno più di me. Ai giovanissimi posso dire solamente che il Judo deve prima di tutto piacere, bisogna avere il piacere di andare in palestra e praticare questa disciplina. Poi, ovviamente, devono essere pronti, crescendo, ad allenarsi e a sopportare molti sacrifici.”

Una domanda che pongo spesso agli intervistati, non sempre di facile risposta: che domanda si porrebbe se fosse lei ad intervistare?” “[Ci pensa un attimo…] Credo che mi chiederei se questa medaglia mondiale sia una rivincita, un riscatto e risponderei: si. Dopo lo scorso anno trascorso non proprio in modo ideale, questa medaglia è stata senz’altro una rivincita.”

Grazie Federico, certamente anche a nome dei cittadini di Ponte Lambro.” “Grazie a voi.”

Per completare abbiamo sentito il suo primo allenatore, il Maestro Claudio D’Arrigo dell’ADS Judo Ponte Lambro, chiedendogli un ricordo di Federico Bosis, suo atleta per anni. “In Chicco ho notato subito una caratteristica differente rispetto a molti altri atleti e cioè la freddezza, la capacità di non emozionarsi mai. Credo che il suo carattere sia stato e sia uno degli aspetti determinanti per i suoi successi. Federico non soffre della cosiddetta “ansia da competizione” e questo, con la sua determinazione, la tecnica sempre più curata e perfezionata grazie anche ai suoi attuali allenatori, lo ha portato a livelli mondiali. Sono convinto che si prenderà parecchie altre soddisfazioni e le darà ai tantissimi che ormai lo seguono. Chicco è un atleta con qualcosa che altri non hanno.”

Alberto Bosis

CHI E’

Federico Bosis è nato il 17.01.2005 a Erba (CO) e vive a Ponte Lambro (CO). Comincia a praticare Judo a cinque anni, nelle file dell’ADS Judo Ponte Lambro.

Difficile elencare tutti i suoi successi visto l’elevatissimo numero; tra questi, limitandosi agli ultimi anni, ricordiamo:medaglia d’oro al Dutch Open Espoir di Eindhoven (Olanda)nel 2020, medaglia d’oro alla Coppa dei Campioni Cadets a Lignano Sabbiadoro, titolo italiano cadetto 2022 a Ostia e medaglia di bronzo alla Cadet European Cup di Coimbra (Portogallo). Di pochi giorni fa la medaglia di bronzo ai Mondiali Cadetti di Sarajevo (Bosnia-Erzegovina).

Atleta della Nazionale Italiana, attualmente milita nella Polisportiva Besanese Judo di Besana Brianza (MB).

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