La notizia che l’Assessore alla cultura del Comune di Erba ha sospeso la serata di presentazione del libro dedicato a Puecher sta diventando un caso che supera i confini cittadini.

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Oltre alla reazione dell’ANPI per mezzo del segretario Provinciale Guzzon e del segretario della sezione erbese Marco Rigamonti (https://ildieci.com/in-questi-giorni-in-citta-si-parla-ancora-di-puecher-anche-per-altri-motivi-7703/) la decisione dell’Assessore di sospendere la serata per “ulteriori valutazioni” ha attirato anche l’attenzione de “la Repubblica” che ha dedicato un articolo alla vicenda (https://milano.repubblica.it/cronaca/2022/10/27/news/fascismo_libro_su_partigiano_puecher_bloccata_presentazione_erba-371990187/?ref=RHLM-BG-I361880737-P5-S6-T1)

Sul caso della riedizione del libro “Giancarlo Puecher”, è intervenuto anche il Consigliere regionale Raffaele Erba: “La presentazione di un libro storico dovrebbe essere un evento ormai consolidato, una prassi già affrontata, non capisco certi stop”. Le ricostruzioni storiche possono piacere o non piacere. Possono anche a mostrare lati oscuri dei nostri antenati, ma se tali ricostruzioni poggiano su ricerche documentate è sacrosanto garantire il diritto di esporre quanto è emerso.La storia non è né buona né cattiva”. Prosegue Erba “Semmai la storia porta insegnamento. Detto ciò,se una ricostruzione storica non poggia su alcuna documentazione e dice falsità è giusto che chi viene diffamato proceda nelle opportune sedi per tutelare la propria onorabilità. Non si può però mettere il bavaglio alla libertà di stampa e alla storia, soprattutto se questa poggia su elementi oggettivi. Rimane l’amaro in bocca per il fatto che sembra quasi una manovra per creare caciara al solo scopo sensazionalistico e distogliere l’attenzione dai problemi quotidiani che attanagliano i cittadini”, conclude Raffaele Erba.

Ma la domanda è un’altra: per quale motivo l’Assessore sospende la disponibilità della sala? Il soggetto che ospita una manifestazione non può essere ritenuto responsabile delle opinioni emerse nel corso della stessa, e quindi non può essere sospettato di essere di parte. Al contrario, rischia di apparire di parte nel caso di diniego. O no?

Infine l’attenzione mediatica generata da questa decisione farà sicuramente crescere l’attenzione nei confronti di un libro che viceversa avrebbe avuto la stessa sorte dei tanti scritti sull’argomento.

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