Lo scorso 23 giugno la Camera di Commercio di Como-Lecco ha pubblicato un filmato promozionale dedicato al Lago di Como dal titolo “Lake Como Restart” | ne abbiamo parlato qui |.

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É un bel film che fa leva sul carattere emozionale dell’esperienza “Lago di Como” narrandolo come un territorio fiabesco dove natura, arte, buon vivere e cordialità sono compagne di ogni giorno.

Nel filmato però manca Erba; sai dirci come mai Signora Sindaco?

“Si, purtroppo lo so! É successo che la Camera di Commercio (che si è accollata tutti i costi di produzione e di trasmissione) ha invitato tutti i comuni a partecipare e anche noi avevamo accettato. Era stato raggiunto un accordo di massima che prevedeva le riprese del Licinium, del monumento ai Caduti e altri “shooting” sul territorio prevedendo anche la comparsa dei membri di alcune associazioni che avrebbero realizzato il segmento erbese della catena umana che si vede come motivo ricorrente nel filmato. All’avvicinarsi della data fissata è stata fatta richiesta del cambio dell’ora delle riprese spostandole in un momento della giornata in cui le comparse non avrebbero potuto essere presenti per ovvi motivi di lavoro”.

“Il rammarico è doppio” continua il Sindaco “perchè da una parte si sarebbero potute effettuare le riprese dei monumenti scelti senza comparse, e dall’altra, per un fraintendimento non si é compreso che fosse possibile individuare altri “attori”.

Il rammarico è triplo: la città non è presente in un filmato promozionale del territorio che ha come obiettivo il raggiungimento di un milione di visualizzazioni.

Un pensiero su “Perchè Erba non compare nel filmato “Lake Como Restart””
  1. Erba non compare un po’ perché è davvero bruttina, insignificante e attualmente troppo piena di cantieri per riuscire a portare a casa una dronata di quelle belle, che durino più di 17 secondi senza che tutti si accorgano che non basta una scalinata e qualche villa scalcinata a far perdonare la desolazione di tutto il resto. Ma ho anche il sospetto che non ci sia più un assessore alla cultura (sport e tempo libero, perché si accorpa tutto) realmente motivato a promuovere il nostro territorio, dal momento che questa amministrazione scivola, come le precedenti, sulla lunga onda inerziale del benessere che fu e che ancora la maggior parte della popolazione erbese ultracinquantenne crede ci sia, fingendo di non vedere che “l’Italia è un paese di musichette mentre intorno c’è la morte” (cit. Boris – terza serie – ultima puntata). Detto questo, aspetto illusa e speranzosa che qualcuno si degni di dare vita alla consulta delle frazioni, come ogni politico faccione erbese spergiura di fare da vent’anni, permettendo anche a noi cittadini di contribuire al rilancio di questa zona meravigliosa della Brianza che negli ultimi anni è salita agli onori della stampa nazionale solo per i livelli di inquinamento da ozono.

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