Impegno per rilasciare 4 milioni di metri cubi di acqua al giorno per il bacino dell’Adda

Il Lago di Como e il bacino dell’Adda vanno in soccorso di un’agricoltura messa in stato di sofferenza dalla siccità, soprattutto in pianura: “In uno scenario di profonda crisi idrica come quello che stiamo vivendo è importante agire subito per cercare di salvare per quanto possibile le coltivazioni in campo”. Lo rimarca il presidente di Coldiretti Como Lecco Fortunato Trezzi nel commentare positivamente l’impegno dei produttori idroelettrici nel rilasciare un totale di 4 milioni di metri cubi di acqua al giorno per il bacino dell’Adda oltre a quasi un milione per il bacino dell’Oglio annunciato dall’assessore regionale a Enti locali, Montagna e risorse energetiche.

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“Nelle campagne è emergenza siccità e c’è grande preoccupazione per il calo delle rese delle coltivazioni, dall’orzo al frumento, dai foraggi al mais” sottolinea Trezzi. “Accogliamo quindi con soddisfazione questa decisione che sblocca almeno in parte il rilascio dell’acqua dagli invasi idroelettrici così come avevamo richiesto. Ci auguriamo ora che anche i produttori idroelettrici della Confederazione svizzera possano comprendere a pieno la criticità del momento e liberare risorsa idrica verso il lago Maggiore. Ringraziamo intanto l’assessore regionale Sertori e Regione Lombardia per l’impegno e il lavoro che stanno facendo”.

Senza acqua – precisa la Coldiretti lariana – non è possibile garantire la produzione di cibo Made in Italy sulle tavole dei cittadini in un momento peraltro difficile a causa della guerra in Ucraina e dei forti rincari nel carrello della spesa.

La siccità – continua la Coldiretti interprovinciale – è diventata la calamità più rilevante per l’agricoltura italiana con danni stimati quest’anno pari a circa 2 miliardi di euro per effetto del calo dei raccolti che hanno bisogno dell’acqua per crescere. Ad essere colpito dalla siccità è l’intero territorio dell’Italia, ma particolarmente grave è la situazione nella pianura padana dove per la mancanza di acqua è minacciata oltre il 30% della produzione agricola nazionale e la metà dell’allevamento che danno origine alla food valley italiana conosciuta in tutto il mondo”.

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