Dopo una settimana sono uscito a fare la spesa. Bardato e carico di un eroismo che non mi è consono ma che volevo sfoggiare davanti ai miei figli: ‘Esco per voi, vi ho voluto bene, magari tornerò’…
Per prima cosa ho scelto l’orario… alle 7? Troppo prevedibile. In pausa pranzo? No di certo, tutti escono a quell’ora sperando nella pausa degli altri… alle 11.15! Orario strano per la spesa, li sorprenderò tutti.
Seconda cosa: l’abbigliamento e gli accessori.
Non ho una mascherina, questo fa di me sia una facile preda di sguardi sospettosi sia un facile bersaglio del virus, ma bisogna andare a caccia… di spesa, quindi scaldacollo, tanto per avere qualcosa su naso e bocca.
Giaccone con tasche grosse in cui inserire: guanti, amuchina, fazzoletti, salviette detergenti, spray al pepe per sospetti infetti e… importantissimi, una moneta per il carrello e sacchettoni per la spesa.
Terza fase: la lista.
La lista della spesa l’abbiamo condivisa, scritta e riletta tutti e quattro per tre volte, spuntando e ricontrollando frigo e credenza più e più volte. Non dobbiamo dimenticare nulla.
Sperando che non abbiano già depredato gli scaffali.
Si va… Iperal di Erba. il semaforo dei parcheggi è spento… brutto segnale. Poca gente in giro. Molte macchine nel parcheggio. Lascio l’auto vicino ai carrelli, motore acceso? No, ma ci ho pensato. Salgo imbavagliato stando lontano da tutti. L’orario è quello giusto, non faccio coda, infilo i guanti ed entro subito. FOLLA AL REPARTO FRUTTA E VERDURA! Quasi otto persone! Maledetti! Stanno cercando di infettarmi! Faccio veloce. Giro per il supermercato aspettando pazientemente che si spostino. C’è sempre qualcuno stazionante davanti a quello che dovrei prendere io! Spunto la lista, faccio tre volte il giro dell’Ipermercato… non devo dimenticare nulla. LA FARINA!!!! Non c’è la farina! Tutti i miei progetti di diventare fornaio e non uscire più di casa si schiantano sullo scaffale vuoto della farina. Valuto farine alternative: kamut, farro, segale, integrale… senza glutine… al diavolo! Carico 20 pacchi di cracker! Covid non mi avrai!
Hanno cominciato a murare le uscite con delle colombe, cerco una cassa via d’uscita. Lancio la cartAmica. Pago da lontano. Raccolgo tutto sul carrello che non ho mai riempito così in vita mia. Uscendo noto la lunga coda di gente in attesa di entrare. L’orario giusto è le 11.15, stolti!
Soddisfatto per aver preso quasi tutto, sfreccio blindato nella mia auto attraversando il 25 aprile boulevard deserto. Rientro in casa da eroe, mi chiudo la porta dietro le spalle come fossi inseguito dagli zombie.
“E’ tornato papà!”
E anche questa settimana dovremmo riuscire a sopravvivere.

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