Una “voglia di chilometro zero” che giunge dopo le settimane di stop per AgriMercati e agriturismi, che hanno fatto crollare in Italia la “spesa contadina” del 61%. Limitati anche gli spostamenti dei consumatori, “che però hanno potuto contare sulla consegna a domicilio della “spesa agricola” direttamente dalle nostre imprese: un’esperienza che ha avuto un buon riscontro sul territorio e che manteniamo attiva anche in queste settimane”.
Nei prossimi giorni riprenderanno, in sequenza, anche i mercati di Cantù (martedì in piazza Garibaldi), Meda (mercoledì in piazza Cavour), Giussano (giovedì via De Gasperi), Erba (venerdì prossimo in via Carroccio).

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Le vendite dirette nelle due province lariane “alimentano un indotto e garantiscono lavoro e futuro a centinaia di persone con i mercati che oltre a essere luogo di acquisto diventano anche occasioni di educazione e cultura sono un aiuto concreto per contrastare la tendenza allo spopolamento dei centri urbani dove chiudono negozi e botteghe con evidenti effetti negativi legati alla taglio dei servizi di prossimità, ma anche un indebolimento del sistema relazionale, dell’intelaiatura sociale e spesso anche della stessa sicurezza. Acquistare prodotti a chilometri zero è un segnale di attenzione al proprio territorio, alla tutela dell’ambiente e del paesaggio che ci circonda, ma anche un sostegno all’economia e all’occupazione locale in un momento di difficoltà”.

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