Il refolo d’aria che scende da Caslino ti invita ad uscire di casa in queste sere d’agosto, ti illude anche di trovare un po’ di quella frescura che le pareti domestiche scaldate dal sole non possono garantirti.

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Erba non offre un granché a chi è rimasto in città, poche le vetrine illuminate (erano cos’ì anche prima delle bollette astronomiche) due i bar aperti in centro dopo cena e due le gelaterie una sola dotata di tavolini esterni.

 

In compenso è la natura che con la sua forza dirompente si sta riprendendo gli spazi negati dall’urbanizzazione.

Le foto a corredo, scattate nel centro cittadino, mostrano vari esemplari di Ailanto, Portulacca e Pabio comune che approfittando delle rare piogge ma soprattutto dell’incuria in cui versano le strade in città si stanno propagando con grande rapidità.

Ci siamo limitati a riprendere la “vegetazione pubblica”, quella che cresce spontanea sulle strade comunali, per quella che invece straripa delle aree private ricordiamo che anni fa un’ordinanza dell’allora Sindaco Tili richiamava i proprietari dei fondi a dare un minimo di manutenzione anche per ragioni igienico-sanitarie. E’ facile infatti che nei giardini abbandonati possano crearsi le tane di ratti e vari animali poco gradevoli.

   

Sembra che il Sindaco Caprani abbia intenzione di dotare la città di stradini comunali, un’ottima scelta che avevamo avuto modo di suggerire in qualche occasione.

Le passeggiate serali ci hanno permesso di verificare una volta in più che molti dei marciapiedi del centro sono in condizioni davvero pietose. E’ stato un argomento dell’ultima campagna elettorale e non dovrebbe essere dimenticato.

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