Diamo per scontato che il passaggio a livello di via XXV Aprile (per alcuni ‘Corso’, ma esagerano)  debba essere eliminato. Pare che ci sia una direttiva precisa, per aumentare la sicurezza e il rispetto dei tempi delle Ferrovie Nord Milano (Trenord). Dicevo diamolo per scontato, e che per farlo Trenord oggi ci offra una manciata di milioni di euro per la realizzazione di un progetto di cavalcavia… che può essere interessante per due motivi: 1) pagano altri, 2) risolve il passaggio a livello.

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Il progetto che abbiamo visto però sembra avere un paio di problemini, se vogliamo estetici, ma problemini. Uno su tutti è che Erba avrebbe un bel cavalcavia quasi in centro città. Inoltre Erba oggi ha la sua porta d’ingresso principale proprio con il passaggio a livello che, aperto, crea una porta sia in entrata che in uscita. Senza questa ‘porta’ Erba si troverebbe ad avere un ‘Corso’ che finisce troncato, in una rotonda, mentre l’ingresso diventerebbe un po’ più nascosto, dietro l’Iperal.

Dicevo diamo per scontato che debba essere eliminato, perchè, se così non fosse, alcune soluzioni ci sarebbero: prima fra tutte un’onesta tempistica di chiusura e apertura delle sbarre, che oggi, per motivi di regole rigide che si scontrano contro il buon senso, restano abbassate anche fino a 20 minuti per far passare due treni che, in tempi effettivi, occupano per 2 minuti ciascuno la carreggiata stradale.

E così si potrebbero ipotizzare, sempre se non dovesse essere eliminato e con una popolazione mediamente intelligente, anche un semplice semaforo, uno scampanellio o una sirena che avverta del passaggio imminente del locomotore; un bel cartello con scritto in 12 lingue più il dialetto:

‘Sti’ atent’ che ugni tant pasa ul tren’!”;

consigliare di posare l’orecchio su uno dei due binari per sentire se il treno è in arrivo prima di procedere con l’attraversamento come facevano i cheyenne nei film western.

Soluzioni alternative alle sbarre, come dei pali appuntiti che salgono dal pavimento stradale impalando chi non si ferma al semaforo rosso; l’apparizione di monitor che trasmettano, solo all’imminente passaggio, gli spot di Intimissimi (vale per entrambi i sessi, pare); un avvertitore radiofonico che entra in tutte le frequenze e cellulari interrompendo ogni trasmissione con un messaggio perentorio di fermata immediata causa passaggio del treno; guardie svizzere armate che incrocino le alabarde per impedire il passaggio a pedoni e veicoli… o, come Doriano Torchio propone da sempre, cartelli in giro per la città che avvisino i guidatori con messaggi di imminenza chiusura sbarre in modo da scegliere percorsi alternativi o che è il momento per una pausa caffè.

Purtroppo dobbiamo dare per scontato che il passaggio vada eliminato e allora le vie possibili sono veramente poche: si passa attraverso, si passa sotto, si passa sopra o non si passa più. Vediamole insieme:

modello Farano:

il treno resta dov’è, la strada passa sotto i binari. Oltre alla lunghezza limitata che rischia di farne un tombino più che un avvallamento, c’è un problema di altezza, camion e autobus non ci passerebbero mai, a meno che la discesa non la si faccia partire dal Vago per risalire oltre il Lambro dal Beretta e attraversano non curanti sul letto del fiume….

modello Trenord:

si fa la già citata sopraelevata che sposta il traffico nella zona scalo merci per approdare in via Martiri della Libertà.

modello Hazzard:

un sistema di rampe per saltare (spingendo le auto a tutta velocità) il treno sottostante.

modello Bernina:

si abbassano i binari per far passare il treno sotto la carreggiata. Ma anche qui gli spazi sembrano non consentirlo perchè per ritirare fuori il treno dal buco pare serva la cremagliera.

modello Democristi:

un po’ si abbassano i binari un po’ ci si alza col manto stradale. Grande dosso e treno che passa sotto ma non completamente, una via de mezz’.

modello Merone:

fermiamolo laggiù il treno… abbiamo davvero bisogno di una stazione? Tanto è piena di delinquenti, no? La tratta diventa Milano-Seveso-Merone e morta lì. Se poi da Merone ci mette davvero 40 minuti ad arrivare a Milano, val la pena raggiungere con altri mezzi Merone. Fine del passaggio a livello e dello spaccio di droghe.

modello DeLorean:

dotare tutti i cittadini di auto volanti.

modello Stargate:

l’installazione di un portale smolecolizzante dentro cui le auto ci si tuffino in serenità per ritrovarsi magicamente rimolecolizzate tre metri più avanti (e credo che la realizzazione e lo studio sia più o meno pari a quello del cavalcavia).

… e voi, un’idea l’avete? Perchè pare che così non si possa vivere…. i più esperti, comunque, pare che conoscano delle soluzioni alternative per evitare il passaggio a livello, tipo passare da Via Trieste, o dal ponte della Stella Artois… quindi, lo dico per i più facinorosi, se dovessero chiudere oggi il passaggio a livello del Corso XXV Aprile, senza offrire alternative, non moriremmo comunque ‘chiusi in città’.

Detto questo, ricordo che diamo per scontato che vada eliminato per disposizioni più alte di noi tutti. A cui segue una domanda… ma a Canzo come lo eliminano?

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Il passaggio a livello di Erba

 

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